Continua il tour nel mondo dei libri con cinque piccole interviste a cinque donne Blogger in cinque giorni. In rigoroso ordine alfabetico nel terzo giorno incontriamo Tantilibriecaffè
Leggere apre la mente e porta la persona a pensare in modo indipendente. Come è nata questa passione e che genere predilige? La passione per la lettura è nata sin dalle scuole medie, quando mi recavo nella biblioteca del mio quartiere per leggere e perdermi tra la magia di tutti quegli scaffali pieni di libri… infatti ancora ricordo quando andai a ricevere il premio, per aver letto più libri di vario genere letterario nel Veneto, mi stupii molto nel vedere che c’erano le telecamere di una tv regionale a riprendere la mia premiazione. Sono cresciuta a pane e Stephen King, il primo autore che ho letto ed amato a soli 12-13 anni… ancora oggi custodisco gelosamente tutti i suoi libri comprati con i risparmi della paghetta 😉
Recensire un libro non è facile, bisogna mettere assieme molteplici aspetti tra cui i sentimenti dello scrittore e naturalmente le reazioni della casa editrice. Qual è la maggiore difficoltà che incontra nello stilare una recensione? Generalmente non riscontro difficoltà nello recensire i testi degli autori e delle molteplici case editrici con cui collaboro. Ritengo sia doveroso e rispettoso verso i miei followers, sia di Instagram che del blog, dare un’opinione più sincera possibile, obiettiva, seguendo ovviamente il mio modesto parere personale e analizzando tutti gli aspetti del libro: la scrittura, il soggetto, la trama, le emozioni, il lavoro di editing, ecc… Da una collaborazione nasce la possibilità di conoscere nuovi testi e stili letterari, nuovi autori, e dall’altra parte dà allo scrittore il merito dovuto alla sua opera o la possibilità di migliorarsi, di ricevere (se necessario) critiche costruttive.
Ci parli delle scelte che ha fatto per distinguere le sue recensioni dalle altre: Onestamente non amo leggere e spulciare le recensioni fatte dagli altri, che siano giornalisti, bookblogger, bookstagrammer, ecc. soprattutto quando comincio una nuova collaborazione o inizio a leggere un libro per piacere personale, la mia scelta è dovuta al fatto che non voglio avere nessun tipo di idea del libro che sto andando a leggere e recensire, ed eventualmente, in caso di precedenti recensioni o critiche negative, non
partire prevenuta. Io credo che ogni recensione debba essere più vera e personale possibile.
Cosa le deve lasciare un romanzo? Un romanzo, che sia un thriller, uno storico, un classico, un fantasy… mi deve lasciare sicuramente un’emozione.. Il libro che non mi lascia emozioni, sensazioni, sia positive che negative intendo, che mi lascia indifferente,
sicuramente non resterà nella mia memoria. Un libro deve suscitare emozioni, piacere, da quando si annusa per sentire il profumo della carta stampata.
Cosa cerca in un libro: Questa è una domanda un po’; difficile… in un libro come detto sopra cerco un’emozione, quindi premettendo che io amo il genere thriller-horror sicuramente la tensione, la suspense, la trama avvincente, i colpi di scena… quella sensazione che da sotto il letto sbuchi una mano pronta ad afferrarti, ma non hai il coraggio di guardare sotto per assicurartene 😉
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