L’erede di Montecristo è un romanzo di quasi 500pgg. e porta un titolo altisonante.
Sinossi: Porto di Livorno. Michele è un giovane impiegato di una casa di spedizioni. Una mattina gli viene ordinato di recarsi a Londra per lavoro, ed in aeroporto conosce una ragazza di nome Angela, che come lui sta partendo per l’Inghilterra. Senza saperlo Michele si trova coinvolto in un complotto di spionaggio industriale e per questo rimarrà vittima di un terribile incidente. Dopo cinque anni, quando ormai il ragazzo ha perso quel poco che difficilmente si era costruito, per volere del destino, trova la prima lettera dell’enigma del famigerato Conte di Montecristo. Trascorrono alcuni anni e Michele divenuto un uomo ricco decide di scoprire la verità su ciò che gli era accaduto. Presentandosi nell’alta società borghese industriale con il nome di Montecristo, incontrerà vecchie amicizie e rivedrà Angela, ormai moglie di un imprenditore senza scrupoli di Milano. Sullo Sfondo di riunioni aziendali, traffici navali e feste nel mondo della moda, grazie al potere del denaro Montecristo cercherà la sua vendetta.
La vicenda parte tutta da Livorno, in questa città di mare troviamo Michele che lavora in un’agenzia di spedizioni marittime. Poco dopo verrà mandato a Londra, dove avrà un incidente quasi mortale, da quel momento la sua vita cambierà radicalmente. Michele viene messo dietro al sipario per un paio d’anni, ma grazie ad un suo amico, riuscirà a portare a termine ciò che egli aveva cominciato, trovare un tesoro. Da lì a poco incontrerà una persona che non vedeva da anni, e che era presente nel giorno del suo incidente: Angela.
Una storia di base c’è, purtroppo lo scrittore si dilunga molto sulla navigazione e sul commercio, specie quello marittimo. In un certo qual modo obbliga il lettore a leggere interi capitoli, che per chi non conosce la vita di mare, può trovarli molto noiosi. Inoltre ho riscontrato alcune inesattezze, per esempio quando viene citata Amnesty International come distributrice di aiuti per i bisognosi. Certo viene scritto che salvaguardia i diritti umani, ma l’aiuto ai bisognosi non è contemplato tra questi. Ricordo che i diritti umani sono: il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all’autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto al voto, il diritto alla religione. La sorpresa del finale non c’è, tutto è intuibile a mano a mano che si procede nella lettura.
È un romanzo che non sono certa di voler consigliare, ho molte titubanze in merito.
Giudizio:
Dati:
Genere: Romanzo
Lunghezza: 485pgg.
Editore: Edizioni Jolly Roger
POV: terza persona
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Categorie:Libri, Senza categoria
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